Camerino virtuale: l’evoluzione del retail grazie alla Realtà Aumentata

Il Retail è un settore che da sempre è soggetto a costanti cambiamenti.
Già agli inizi del XX secolo erano visibili mutamenti profondi del concetto standard di negozio.
In quel periodo si stava affiancando un nuovo modo di intendere la vendita al dettaglio. Si passava dai negozi “verticali” di prossimità ai primi supermercati, negozi merceologicamente trasversali, creati per soddisfare tutte le necessità di approvvigionamento dei clienti.

Via via altri cambiamenti epocali: i prodotti vengono posti in scaffali e non più dietro-cassa, per permettere ai clienti di toccare e vedere la merce, sfruttando così il potenziale sensoriale dei prodotti.
L’introduzione dei bagni e dei carrelli segna un altro grande moto di cambiamento. Così come, per venire ad anni più recenti, l’introduzione dell’aria condizionata e dei pagamenti elettronici.
Tutto ciò per migliorare la customer experience e, di riflesso, la soddisfazione dei consumatori, la fidelizzazione e lo “scontrino medio”.

Fino a qualche anno fa, però, si dava per scontato che la tecnologia non potesse rivoluzionare il paradigma essenziale del Retail, vale dire il modello di compravendita tra persone.

Ma siamo ancora sicuri che questo modello sia incrollabile?

Qui di seguito scopriremo quali siano le sfide del Retail di oggi e quali sono gli effetti della tecnologia sia sul modello di compravendita che sulla user-experience, in particolare grazie al diffondersi del camerino virtuale.

Evoluzione del retail e omnicanalità

In questi anni, ovviamente, il settore del Retail ha vissuto un periodo che possiamo definire a dir poco turbolento, trovandosi ad essere stimolato e influenzato da due motrici del cambiamento.
Da un lato, c’è il tutt’ora presente problema della pandemia di Covid-19, che modifica il tipo di interazione fra le persone.
L’effetto, tra i molti, è quello di limitare l’afflusso di persone nei negozi, spaventati anche dalla pericolosità degli assembramenti e dal rischio contagio.

Dall’altro lato, la disponibilità tecnologica spinge nella direzione naturale, quella di sempre, di migliorare la user experience e la redditività del singolo cliente.

È stato introdotto il commercio online e per questo negli ultimi anni si mettono sempre più in pista delle omnichannel retail strategy, per legare l’online e l’offline, tenendo al centro la customer journey.

In questo particolarissimo momento, quindi, è l’innovazione tecnologica che sembra rispondere al meglio ad entrambe le direttrici di cambiamento.

Camerino virtuale e Realtà Aumentata: la tecnologia al servizio del cambiamento

In parole povere, oggi come oggi, la sfida è la stessa sopravvivenza del settore del Retail.
In questo senso, l’innovazione suggerisce diversi strumenti per provare ad arginare la crisi del momento e portare il Retail al prossimo stadio.

Uno di questi è sicuramente la Realtà Aumentata (AR / Augmented Reality), ovvero l’arricchimento della nostra percezione della realtà, con informazioni manipolate e servite elettronicamente. In sostanza, un ibrido tra realtà fisica e informazione digitale.

Questa tecnologia può davvero cambiare la nostra percezione dell’esperienza in-store e, contemporaneamente, permettere lo svolgimento dell’attività di compravendita anche in periodi acuti di pandemia.
Tutto questo specialmente se abbinata a 5G, schermi LED di ultima generazione (come quelli proposti da Wave&Co per il Retail) e sistemi gestionali all’avanguardia.

L’adozione di questo mix di tecnologie può dare vita a delle applicazioni, come ad esempio il camerino virtuale, che potenzialmente possono rivoluzionare il settore del fashion.

Nell’immagine qui di seguito vediamo uno schema di Camerino Virtuale.

Come funziona un camerino virtuale

Uno schermo LED è in grado di simulare lo specchio di un camerino tradizionale, dove un cliente vede la sua figura con indosso il capo scelto.
Il body scanning delle telecamere consiglia la taglia più giusta, suggerisce varianti cromatiche a seconda del colore di capelli e occhi e stimola il cross-selling, mostrando prodotti correlati.

L’esperienza può concludersi con la transazione economica, con i camerini virtuali che possono essere dotati di POS, e il ritiro della merce acquistata al desk apposito, giusto prima dell’uscita dal negozio.

Camerino Virtuale e distanziamento sociale

Che effetti può avere l’adozione del camerino virtuale sui flussi di clienti all’interno del negozio?
Abbiamo detto che questa tecnologia può essere la risposta anche ad esigenze di distanziamento sociale e divieto di assembramento nei negozi.
Questo succede perché l’adozione di un numero congruo di questi camerini digitali e un buon progetto di Digital Signage possono far sì che:

• I clienti non si mettano in coda ai camerini creando assembramenti.
• Non si creino colli di bottiglia alle casse.
• La fruizione degli spazi all’interno del negozio sia razionalizzata, con i clienti che potenzialmente possono visualizzare tutto l’assortimento disponibile comodamente dal camerino virtuale.
• Non si espongano commessi e cassieri (personale, peraltro, difficilmente sostituibile in caso di malattia) al contatto con la moltitudine di clienti al momento del check-out alle casse.

Sulla relazione tra Retail, pandemia e tecnologia abbiamo scritto anche qualche tempo fa, nell’articolo “Il Futuro del Retail: tra Phygital e Negozi Virtuali”.

Camerini virtuali con schermi Wave&Co

Come abbiamo visto, dunque, i vantaggi dell’adozione di un camerino virtuale sono molteplici. Questa rivoluzione basata anche sulla sempre maggiore omnicanalità nel retail sembra delineare il giusto punto di unione fra tecnologia e la maggiore immediatezza e funzionalità di un acquisto fatto in store piuttosto che online.

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Puoi inoltre leggere questo approfondimento su come schermi LED e ledwall possono impattare positivamente sul fatturato, creando una customer experience moderna all’interno di negozi e boutique.