L’impatto della pandemia sulla realtà degli eventi ibridi
Nel nostro ambiente si sente sempre di più parlare degli eventi ibridi come una nuova tendenza, ma ultimamente se ne parla come di una necessità.
Gli eventi ibridi sono manifestazioni che si svolgono in maniera classica, in luoghi fisici, ma che contemplano un grande numero di partecipanti virtuali, via streaming per esempio.
Gli eventi ibridi tornano sempre di più nel parlare comune a causa della pandemia di Covid-19, ma potrebbero essere valutati nel quadro di un più ampio cambiamento nella nostra socialità.
Generalmente i cambiamenti nella sfera della socialità e della nostra propensione all’interazione poggiano su moltissimi fattori scatenanti, probabilmente che si accumulano nel tempo.
È altrettanto vero che c’è quasi sempre bisogno di uno shock particolarmente impattante per far sì che il cambiamento avvenga in un particolare momento.
Questo ci porta ad interpretare la pandemia come la causa che in un certo senso imprime un’accelerazione ad un processo di cambiamento che, volenti o nolenti, siamo chiamati a fare nostro, almeno nel breve periodo.
Uno dei probabili lasciti di questa pandemia sarà un ritorno alla (presunta) normalità molto graduale, in uno degli scenari.
Può anche darsi che non ci sarà affatto, potremmo semplicemente spostarci su un equilibrio diverso.
In entrambi questi scenari, è molto ambizioso pensare che ci possa essere un ritorno al concetto di interazione sociale come lo conoscevamo.
È probabile che ci continueranno ad essere dei limiti di natura legale a questo ritorno al passato, i governi faranno di tutto per mettersi al riparo da un infausto ritorno di fiamma del virus, limitando di fatto i famigerati assembramenti.
La cosa più temibile, però, sono le ferite che questo lock down lascerà sulla nostra volontà di socialità, altro fattore che giocherà certamente un ruolo nella ricerca di un equilibrio, nuovo o vecchio che sia.
Il settore eventi, uno dei più colpiti
Venendo agli effetti più tangibili, questo mix di fattori ha già di fatto dato un colpo micidiale a tanti settori economici, tanto italiani quanto globali.
La lista di questi settori in crisi potrebbe essere lunghissima, ma ci preme menzionare i settori che sentiamo più vicini a Wave&Co.
Si può dire che tutto il comparto degli eventi sia stato pesantemente penalizzato, basti pensare a:
- Moda. L’annullamento di sfilate e Fashion Weeks ha interrotto il rapporto tra Brands e Compratori nel momento più importante, quello della presentazione delle collezioni. Buyers, bloggers e giornalisti non avrebbero potuto presenziare alle sfilate, imponendo di fatto l’annullamento delle stesse.
- Concerti e Spettacoli Live. Ad oggi sono ancora un miraggio e probabilmente lo saranno per tutto il 2020.
- Fiere. Vale lo stesso discorso fatto sopra.
Il ruolo della tecnologia nel quadro della ripresa
In momenti di questo genere, il ruolo della tecnologia diventa cruciale, addirittura trainante verso il ritorno all’equilibrio e ad una ripresa dei settori economici colpiti.
Le difficoltà sociali ed economiche rappresentano indubbiamente uno stimolo determinante per ripensare anche alcune domande a cui la tecnologia deve dare una risposta. Il boom delle piattaforme di video chat è forse il caso che più rapidamente ha guadagnato la scena, fin dagli inizi del lock down, quando c’è stato bisogno di mettere in collegamento video miliardi di persone nel mondo, vuoi che si parlasse di lavoro tra colleghi, vuoi che fossero amici ad inventarsi aperitivi video a distanza.
L’aumento esponenziale dell’utilizzo di queste piattaforme ha sicuramente dato un impulso decisivo al miglioramento di queste tecnologie da un lato, e dall’altro ha aumentato a dismisura la base utenti.
Ora la tecnologia è chiamata ad aiutare i settori in difficoltà fornendo delle alternative percorribili e sostenibili alla partecipazione fisica agli eventi.
In un certo senso, la pandemia ha sicuramente accelerato il processo di Digital Transformation in tutto il mondo e lo farà trasversalmente ai settori.
La digitalizzazione degli eventi sembra essere una delle strade percorribili fin da subito; le dirette streaming di sfilate, ad esempio, sono subito state provate come alternativa alle sfilate classiche, e in questo c’è da notare come a livello globale siano stati i nuovi poli emergenti della moda ad accelerare sulla via del digitale, basti pensare a quanto accade in Cina e in Nigeria, con la Shangai Fashion Week, che andrà tutta in streaming grazie alla partnership con AliBaba, e l’Arise Fashion Week di Lagos, sempre più attenta all’utilizzo dei social come canale di promozione dei designers locali.
La tecnologia di streaming attuale non è però la risposta, c’è bisogno di qualcosa che simuli e sia sostitutivo della presenza fisica per poter esserci una vera alternativa alla partecipazione di persona agli aventi.
Eventi Ibridi e Realtà Virtuale. Due interessanti idee per far ripartire gli eventi
Il tema del distanziamento sociale è sicuramente la restrizione che ha fatto scattare la molla degli eventi ibridi.
La difficile sostenibilità economica delle locazioni di spazi di grandi dimensioni, occupabili solo per un ipotetico 30% della loro naturale capienza, ha fatto il resto.
Il nodo tecnologico è quello di riuscire ad arricchire di qualità ed interazioni l’esperienza dello streaming.
In questo modo, gli organizzatori degli eventi sarebbero in grado di proporre al proprio pubblico una modalità ibrida per gli eventi, affiancando alla partecipazione fisica anche la possibilità di avere una partecipazione da remoto.
In quest’ottica, la Realtà Virtuale (e il 5G) sarà in grado di fornirci livelli di percezione molto vicini a quelli della realtà, soddisfacendo anche la sfera esperienziale del rapporto tra il produttore di contenuti (di qualsiasi tipo) e la sua audience.
L’impegno di Wave&Co per ripartire con gli eventi ibridi
Nel suo piccolo, Wave&Co svolge il ruolo che il suo DNA impone, accompagna il settore verso la ripresa facendosi promotore di soluzioni tecnologiche idonee allo scopo, fattibili e concrete.
Presto sarà pronto il nostro nuovo spazio tecnologico, e sarà una sorpresa incredibile.
È di questi giorni, invece, il lancio del progetto GoLive di Superstudio, in collaborazione con Audio Lux e Wave&Co.
Si tratta di uno spazio di 2.500mq pensato per gli eventi ibridi, con:
- Sedute distanziate;
- Capienza di 200 partecipanti fisici;
- Infrastruttura per la diretta streaming con connettività 1GBPS;
- Schermi A-Series Dicolor di Wave&Co.
È uno spazio pensato per esposizioni, fiere, convention, sfilate, presentazioni e shooting.
Contattaci per avere più informazioni, saremo in grado di illustrarti tutte le possibilità per far ripartire i tuoi eventi.
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